In attesa della visita che FISAR Milano ha organizzato nelle Langhe Astigiane per il prossimo Sabato 27 Gennaio, conosciamo meglio i Produttori che incontreremo nel corso della giornata. Iniziamo con la Cantina Mario Torelli, autentica realtà vitivinicola dalla storia ultrasecolare che sorge a Bubbio, in provincia di Asti. Di generazione in generazione, è stato Gianfranco (enologo appassionato, oggi rappresentante della quarta generazione di viticoltori) ad avviare la vera e propria svolta dell’azienda agricola. Con lungimiranza decise infatti, nel 1987 di mettere in pratica le regole dell’Agricoltura Biologica, consapevole che soltanto questa strada avrebbe permesso di perpetuare quella intrapresa dai suoi antenati. E nel settembre 1992 fu proprio un suo vino – il Moscato d’Astiad ottenere la primissima certificazione da Agricoltura Biologica in Italia. Da allora ha continuato a trattare le viti con attenzione e cura allevandole in un ambiente incontaminato nel pieno rispetto della biodiversità e delle caratteristiche del territorio. Oggi la cantina, che mantiene la propria conduzione familiare, è presente con 80.000 bottiglie di Vino Biologico in tutto il mondo, esprimendo e testimoniando l’autenticità della terra di Langa . Ma andiamo con ordine…

STORIA – L’origine dell’azienda è legata alle vicende storiche della seconda metà del 1800 quando in Piemonte, sulla spinta delle nuove idee liberali ed egualitarie, comincia il graduale passaggio dalla mezzadria presso le grandi tenute aristocratiche ed ecclesiali alla piccola proprietà contadina. Nasce così l’Azienda Agricola Torelli, con l’acquisto di due cascine nel paese di Bubbio da parte dei due bisnonni di Gianfranco: Luigi Torelli, al secolo “Luis ed Torè”, bisnonno in linea paterna, e Cresta Giuseppe, al secolo “Pinen d’la Milan-a”, bisnonno in linea materna, che realizzarono il sogno del possesso della terra. La storia ultra secolare dell’Azienda, fatta di lavoro quotidiano e di passione, nel tempo ha consolidato in loro la consapevolezza delle grandi potenzialità di questa terra che, se amata e rispettata, sa esprimere nei vini caratteri di eccellenza. È così che nel 1987, Mario e Marisa, i genitori di Gianfranco, decidono  di mettere in pratica le regole dell’Agricoltura Biologica convinti che soltanto questa strada avrebbe permesso di continuare quella intrapresa dai nostri antenati.

BUBBIO E LA LANGA ASTIGIANA –  La Cantina Mario Torelli è situata sulla collina di San Grato, sormontata dall’omonima Cappella bramantesca a pianta ottagonale costruita nel 1888 sui ruderi di un edificio romanico. Le colline del basso Piemonte – scoscese, faticose da camminare e da coltivare – dispongono in realtà di un prezioso substrato pedologico e ambientale, che mette volentieri a disposizione varietà ampiamente sperimentate come quelle del Moscato, Barbera, Dolcetto, Chardonnay e Brachetto. Il territorio di Bubbio è un magnifico compendio di colline dove la viticultura è parte integrante di una identità plurimillenaria fatta di spiritualità, arte, paesaggio e natura. La vicinanza con Canelli e Acqui Terme rammenta i fasti della tradizione termale di Roma Imperiale, ma anche della coltivazione della vite, come testimonia l’anfora vinaria romana nello stemma Comunale di Bubbio. Questo insieme di valori ha determinato una realtà così bella da essere condivisa col mondo, grazie all’inserimento da parte dell’UNESCO di un’ampia area di Langa e Monferrato nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

BIODIVERSITÀ – Per Gianfranco Torelli produrre vino biologico da circa ventisette anni nella Langa Astigiana, insieme a suo padre Mario, è qualcosa che va oltre il lavoro. È innanzitutto amore per la natura, per il proprio territorio, per la propria storia. E ovviamente amore per il lavoro in vigna e per la terra; perché non bastano le uve biologiche per fare un buon vino, ma ci serve passione e maestria. Le viti sono, infatti, trattate con ogni attenzione e crescono in un ambiente incontaminato dove la biodiversità salta immediatamente agli occhi, soprattutto nel periodo primaverile. Un vigneto di Langa Astigiana offre, infatti, visioni e suggestioni bellissime in ogni periodo dell’anno, ma per chi ha la fortuna di visitare i vigneti Torelli nel mese di maggio c’è il dono straordinario delle fioriture primaverili, non solo nei terreni adiacenti alla vigna ma proprio tra i filari di vite. È un mondo vivo, pieno di profumi ed aromi: fiori, piante, insetti, uccelli, grazie all’inserimento delle casette-nido posizionate dalla Lipu nei terreni mostrano un mondo a colori che vive e ruota attorno alle vigne, protette con metodi naturali, come le piante di senape tra i filari di vite, o la stessa avifauna che è meglio di qualsiasi insetticida e con indicatori altrettanto naturali come le splendide rose all’ingresso dei vigneti che dimostra come la coltivazione della vite si integri perfettamente con le caratteristiche del territorio. Una magia che si ripete ogni primavera, e certifica, con la testimonianza della natura, che qui si fa il vino biologico, quello vero e autentico.

TUTELA DEL PAESAGGIO RURALE – Insieme all’ambiente, Gianfranco Torelli tutela anche il paesaggio rurale, realizzando le strutture agronomiche ed architettoniche con la conservazione dei caratteri locali tradizionali: i muri di pietra a secco, gli scoli empirici, ma rigorosi per l’acqua piovana, i lineamenti sobri e singolari delle costruzioni rurali, il calore forte dell’ambiente familiare, nella cascina in pietra e mattoni rossi, stile ottocento.

IL PRIMO VINO BIOLOGICO ITALIANO – La Cantina Torelli detiene un primato: il primissimo Vino Biologico italiano immesso sul mercato è stato, infatti, il Moscato d’Asti prodotto dai vigneti di Gianfranco Torelli, vero e proprio pioniere del Bio, nonché oggi vice presidente di Coldiretti Asti. “Il primo regolamento Comunitario Europeo del Bio – sottolinea Torelli – è stato il 2092 del 1991 e l’annata vinicola del 1992 è stata dunque la prima a potersi fregiare della dichiarazione in etichetta della dicitura Vini ottenuti da uve da agricoltura biologica; quindi il fato ha voluto che il mio Moscato d’Asti DOCG annata 1992 fosse il primo vino biologico certificato in Italia. Sono onorato di conservare la prima autorizzazione alla stampa di etichette biologiche rilasciata da Agri.Bio Piemonte che porta il numero “AIB I027 T000001. Abbiamo sempre creduto nel biologico e quando venne approvato il regolamento Cee 2092/91 ci siamo impegnati al massimo per ottenere la certificazione Bio. In quegli anni a parlare di biologico eravamo davvero pochi, bisognava crederci veramente: la sensibilità dei consumatori era molto diversa rispetto ad oggi dove anche le grandi aziende e la grande distribuzione non possono più farne a meno e hanno reparti Bio sempre più vasti. Per noi non è mai stata una moda. È sempre stato il nostro modo di vivere il territorio, coltivare la vite e produrre vino in modo veramente sostenibile, senza slogan o integralismi ma attraverso un duro impegno quotidiano nel rispetto della natura. Oggi le nostre soddisfazioni vengono dal lavoro in cantina, con la produzione di vini biologici molti dei quali vinificati in barrique, e dal lavoro in vigna dove ad ogni primavera ritrovo il piacere di vedere tra i filari dei nostri vigneti nella collina di San Grato le fioriture di alcune delle più belle orchidee spontanee del Piemonte, la “certificazione Bio” più autentica che potrei avere”.

VINI – Oggi Torelli gestisce 14 ettari di vigneto, di cui 9 in proprietà. Presso la Cantina si coltivano uve Moscato, Chardonnay, Dolcetto, Barbera, Pinot Nero e Merlot, i cui filari si estendono sui declivi collinari di San Grato a ridosso del borgo. Vengono prodotti vini biologici certificati, a garanzia dell’unicità di ogni singola bottiglia che esce dalle cantine di famiglia. Pur avendo un’azienda agricola famigliare e una produzione limitata di circa 80.000 bottiglie all’anno, l’attuale mercato del vino li porta a dover puntare sull’esportazione che rappresenta circa il 70% del loro fatturato. Questi i principali vini: Moscato d’Asti DOCG Canelli “San Gròd”, ASTI Spumante DOCG Di Michela, Piemonte DOC Brut Di Paola, Piemonte DOC Pinot Nero Rosé Brut Di Marisa, Dolcetto d’Asti DOC Il Rocchetto, Dolcetto d’Asti DOC Superiore Vendemmia Nelle, Barbera d’Asti DOCG I Mandorli, Barbera d’Asti DOCG Superiore Il Vecchio, Monferrato DOC Rosso L’Extremo (senza solfiti aggiunti), Monferrato DOC Rosso Merlot Il Novo, Monferrato DOC Rosso Pinot Nero Il Magno e Piemonte DOC Moscato Passito Bubeum Passito.

Molti di questi li degusteremo il prossimo Sabato 27 Gennaio durante il pranzo nell’Agriturismo ‘Tre Colline in Langa’ di Bubbio e nel corso del pomeriggio nella Cantina Torelli accolti in una splendida sala degustazione tra barriques in rovere francese, muri in pietra, giochi d’acqua e opere d’arte, frutto dell’impegno aziendale con artisti internazionali.

Laura Grossi