Il Collio Friulano, da sempre terra di confine, avamposto mitteleuropeo in Italia, di Joyciana memoria, Brda in Sloveno, è la meta del prossimo viaggio Fisar Milano. Un territorio non molto grande, ma molto ricco di storia umana ed enologica, che un tempo segnava il confine tra l’Italia e l’Austria, ed è un susseguirsi di dolci colline scandite da piccoli borghi e vigneti, che si estendono per circa 1.600 ettari, dai colli di San Floriano ed Oslavia sopra Gorizia a quelli di Ruttars, Lonzano e Vencò.

Geograficamente collocato tra la provincia di Gorizia e la Slovenia, attraversato da uno dei fiumi di Ungaretti, l’Isonzo, ricco di memorie della storia bellica recente d’Italia, geologicamente connotato dalla “ponca”, un terreno composto da marne ed arenarie stratificate, che interessa gli enologi spesso più che i geologi, perché in grado di conferire ai vini una vena minerale e sapida poderosa ma controllata: un territorio meraviglioso, padre di successi enologici come ribolla gialla, pinot grigio, sauvignon, malvasia, picolit e friulano (ancora lo chiamano Tocai, qui, senza troppo scherzarci), tra i bianchi, e pignolo (o pignoletto), refosco e schioppettino tra i rossi, che trovano una espressione autentica del loro spirito. La DOC è stata riconosciuta già dal 1968, e la coltura della vite, grazie alla dolce pendenza collinare ed al terreno di marna gessosa e calcarea, fu introdotta con successo nella zona già in epoca preromana.

Attraversando i vigneti, si può andar anche per Castelli, ed il più famoso è il Castello di Spessa, sito a Capriva del Friuli (Go), affascinante dimora storica immersa nel verde, famosa tra l’altro per aver dato ospitalità, durante un soggiorno in terra friulana, niente meno che a Giacomo Casanova. Di quel soggiorno restano i numerosi racconti e un vino pregiato che si chiama appunto Casanova, prodotto dalla Cantina di Spessa.

Da Spessa, secondo un itinerario che è conosciuto anche come “Sentiero delle vigne alte”, si arriva ad altri castelli: un tragitto di circa 3 km che si snoda immerso nei boschi e nelle splendide vigne del Collio, fino alla tenuta La Subida, a Cormons (Go). Più avanti, un altro castello, il Castello Formentini: bellissima costruzione medievale che risale al secolo XI e di proprietà dei Conti Formentini fin dal 1520. Da qui, nelle giornate limpide, lo sguardo può spingersi sino al mare.

Le perle enologiche del Collio saranno degnamente accompagnate da una cucina locale ricca e dalle note mitteleuropee mixate con quelle mediterranee, che rendono la gastronomia goriziana un unicum, con, ad esempio, il prosciutto cotto nel pane e spolverato di cren grattugiato, la jota, gli gnocchi di pane, i locali salumi stagionati, le ciliegie e prugne del Collio, il radicchietto di primo taglio di Gorizia, la Gubana, il miele ed i distillati.

Vi aspettiamo numerosi, per un entusiasmante e ricco weekend insieme a noi, che inizierà con una degustazione alla cantina Lis Neris, una visita alla cittadina di Gradisca d’Isonzo, per proseguire poi con la Cantina Vie de Romans, la cena ed il pernottamento nella bella Gorizia, mentre, il giorno dopo, ci aspettano la cantina Ronco Del Gelso, la cittadina di Cormons, la cantina Villa Russiz e la cantina Primosic, e, l’ultimo giorno, la cantina Renato Keber, l’azienda agricola Gaspare Buscemi, e la cittadina di Palmanova.
A presto, sulle dolci vie del Collio!

 

Anna Ostrovskyj