Una serata dedicata alla Toscana del Montecucco, con banchi di assaggio suddivisi in isole tematiche per scoprire i prodotti di un territorio compreso tra la Maremma e le pendici del Monte Amiata, in cui la vite rappresenta uno dei pilastri dell’economia e del paesaggio fin dall’antichità: è quella che FISAR Milano ha organizzato per domani, Mercoledì 29 Gennaio.

LE ORIGINI E IL TERRITORIO – Già in epoca etrusca, gli abitanti di queste terre si dedicavano alla produzione vinicola, come testimoniano alcuni reperti archeologici come pithoi, recipienti specifici per la raccolta del vino proveniente dalla pigiatura delle uve e dai torchi: venivano interrati fino all’orlo e vi si raccoglieva il pigiato, che poi fermentava. Una leggenda narra che Carlo Magno, diretto a Roma per essere incoronato imperatore, passando per questi luoghi, curò il suo esercito fiaccato dalla peste con un preparato a base di vino locale. Qui, tra colline e borghi medioevali, si alternano aree di macchia mediterranea, pascoli, castagneti, oliveti e le vigne tra le vallate dei fiumi Ombrone e Orcia. Ed è proprio quest’ultimo a segnare il confine orientale dell’area di produzione del vino Montecucco, separandola dalla zona del Brunello di Montalcino. Le vigne sono situate tra i 150 e i 400 metri sul livello del mare e in prossimità del monte Amiata, e godono di un clima fresco e ventilato, influenzato dalle correnti provenienti dall’Italia centrale e dall’aria marina della costa tirrenica. L’Amiata è un vulcano spento, con numerose sorgenti termali. I suoi terreni sono ricchi di composti lavici che donano alla vite mineralità e sapidità. Il territorio vanta una significativa ricchezza ampelografica, con una serie di vitigni locali attualmente oggetto di studio da parte delle Università di Firenze e di Pisa. Esempio ne è il ritrovamento di un vigneto franco di piede dell’età di circa 200 anni, denominato “Vigneto museo”. In questo ambiente il Sangiovese, in particolare, riesce ad avere un idoneo equilibrio produttivo che gli consente di generare grappoli di moderata dimensione e di accumulare nelle bacche una maggiore quantità di composti nobili.

LE DENOMINAZIONI – Intorno alla fine degli anni ’90 si fece più forte la consapevolezza da parte della filiera vitivinicola che l’area poteva aspirare al riconoscimento della denominazione di origine per i vini prodotti. Nel 1998 nacque la DOC Montecucco, riferita alle tipologie Bianco e Rosso, al Rosso con menzione “Riserva”, al tipo Rosato, al Vermentino, e ai tradizionali Vin Santo e Vin Santo Occhio di Pernice. I vitigni idonei alla produzione dei vini della Montecucco DOC sono quelli tradizionalmente coltivati nell’area geografica considerata: i vitigni autoctoni Sangiovese, Ciliegiolo, Trebbiano toscano, Vermentino, Malvasia bianca lunga e Grechetto, affiancati da varietà eventualmente presenti tra i vitigni complementari, come ad esempio Canaiolo nero, Colorino, Syrah, Alicante, Merlot, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot. La buona espressione delle potenzialità del vitigno Sangiovese e l’attenzione riservatagli sia da parte di agricoltori locali sia di nuovi imprenditori ha portato ad una maggiore qualificazione dei vini ottenuti da questa tipologia varietale, riconosciuta come Docg autonoma e separata dalla Denominazione Montecucco a partire dalla vendemmia 2011. Sette sono i comuni che rientrano della DOCG Montecucco Sangiovese (Arcidosso, Campagnatico, Castel del Piano, Cinigiano, Civitella Paganico, Roccalbegna e Seggiano) che é riferita alle tipologie Rosso “di base” e con menzione “Riserva”. Questo vino è ottenuto con una delle rese per ettaro più basse d’Italia: 70 quintali di uva per ogni ettaro di vigna. Il vino rosso presenta un colore rosso rubino intenso, che sfuma al granato nei vini più maturi come quelli con qualifica Riserva, ha profumi fruttati delicati, con note di piccoli frutti rossi, mentre al sapore risulta armonico, asciutto, leggermente tannico. Il disciplinare di produzione prevede, per questa tipologia, l’immissione al consumo solo a partire dal 1° aprile del secondo anno successivo alla vendemmia. Nella tipologia “Riserva”, l’intensità del profilo aromatico è accentuata, così come l’ampiezza e l’eleganza: oltre ai sentori di piccoli frutti, vi si ritrovano evidenti note speziate, ed al palato si amplia la sensazione di lunghezza, di corpo e di volume. Qui il disciplinare stabilisce una gradazione naturale minima delle uve più alta di 0,50% vol rispetto al tipo “base”, un invecchiamento minimo di due anni in botti di legno ed un affinamento in bottiglia di almeno sei mesi.

LA DEGUSTAZIONE – Nella serata di degustazione del 29 gennaio sarà ospite Silvia Coppetti, coordinatrice del Consorzio Montecucco, creato nel 2000 da un gruppo di agricoltori, per la tutela e la promozione della neonata Denominazione di Origine Montecucco. Il continuo lavoro di supporto ai produttori, di promozione del marchio e attenzione alla qualità del prodotto ha fatto sì che, partendo da poche decine di produttori e da poche migliaia di bottiglie, oggi le aziende consorziate siano notevolmente aumentate e di bottiglie ne producano oltre un milione. Dopo una presentazione iniziale, i banchi di assaggio, divisi in isole tematiche, verranno aperti alla degustazione libera. La serata verrà inoltre scandita da alcune degustazioni estemporanee guidate da Ilenia, al fine di presentare le tipicità di ogni isola tematica!

LISTA DEI VINI IN DEGUSTAZIONE – Ecco qui di seguito la lista dei vini aggiornata: i vini saranno accompagnati da alcuni prodotti tradizionali locali come: Olio Vegni Medaglini, Gelatina di Montecucco Sangiovese di Vegni Medaglini, Biscotto salato di Roccalbegna del Panificio Conti, Formaggi del Caseificio Il Fiorino (La Fiorina, La grotta dei Fiorini, Pecorino semistagionato) e altre sorprese:

  • Amantis rosso 2016 Birbanera
  • Amantis Sangiovese 2015
  • Basile Sangiovese 2016 Cartacanta
  • ColleMassari Wine Estates rosso 2016
  • Collemassari rosso 2017 Rigoleto
  • Collemassari Sangiovese 2015 Poggio Lombrone
  • Collemassari Vermentino 2018 Irisse
  • Maciarine Sangiovese 2015 Maciarine
  • Montenero, Toscana, Italy Sangiovese 2016 Montenero
  • Montenero, Toscana, Italy rosso 2016 Montenero
  • Società Agricola Perazzeta rosso 2017 Alfeno
  • Peteglia Sangiovese 2016 Peteglia
  • Tenuta Pianirossi Sangiovese 2016 La Fonte
  • Tenuta Pianirossi rosso 2016 Sidus
  • Pierini e Brugi 2015 Sugherettaio
  • Poderi Firenze Sangiovese 2015 Sottocasa
  • Poderi Firenze Sangiovese 2013 Sottocasa
  • Poggio Mandorlo Maremma Toscana Sangiovese 2012 La Querce
  • Poggio Stenti Sangiovese 2016 Tribulo
  • Salustri Winery Sangiovese 2016 Santa Marta
  • Tenuta L’impostino Sangiovese 2013 Viandante
  • Vegni Medaglini Vermentino 2018 I Fontini
  • Vegni Medaglini Sangiovese 2016 L’Addobbo

Per chi si è prenotato l’appuntamento è per domai, Mercoledì 29 Gennaio, alle ore 20.15, presso UNA Hotel Mediterraneo in Via Muratori 2 a Milano.

Maria Elena Ferrario