Il vino come medicina nella storia – II parte
Nell’articolo precedente abbiamo visto come, nel corso della storia, il vino sia stato sempre considerato uno dei più efficaci rimedi medicali contro ogni tipo di malanno. Oggi sappiamo che svolge molteplici funzioni di fondamentale importanza per il nostro organismo,...
Le nanotecnologie al servizio del vino
Una team di scienziati australiani ha ideato nanoparticelle mirate a migliorare le caratteristiche aromatiche del vino con interessanti risultati (*). L’aroma del vino è il risultato dell’interazione di numerose sostanze presenti in esso. Gli aromi generati da queste sostanze si distinguono a seconda dalla fase del processo di vinificazione in cui entrano in gioco. Secondo questa convenzione, gli aromi che sono presenti fin dall’inizio della vinificazione sono definiti aromi primari. Questi sono derivanti direttamente dall’uva, e sono caratteristici del vitigno utilizzato. Gli aromi primari donano un’identità molto tipica, consentendo di identificarli con relativa semplicità, in particolare ai vitigni aromatici (quali per esempio il moscato, la malvasia, il brachetto e il gewürztraminer).
Lo sapevate che il vino protegge i denti?
È noto che il vino, grazie ai suoi polifenoli, produce un effetto benefico sul sistema circolatorio e sul colon. Fino ad oggi era rimasto inesplorato però se il vino possa avere anche vantaggi per la salute orale. A colmare questa lacuna si è dedicato un team di scienziati spagnoli che ha effettuato ricerche sperimentali in questa direzione.